Giorgia Lupi, una Designer di dati

Giorgia Lupi, una Designer di dati

Giorgia Lupi è una designer italiana conosciuta per il suo lavoro nel campo della visualizzazione dei dati e delle informazioni.

Nata a Roma nel 1981, Lupi ha studiato design al Politecnico di Design e alla Domus Academy di Milano. Dopo aver lavorato per diverse agenzie di design, Lupi ha fondato il suo studio di design a New York nel 2014, dove attualmente lavora come designer indipendente.

Giorgia Lupi è nota per i suoi lavori nell'ambito della visualizzazione dei dati e delle informazioni. Il suo approccio innovativo alla rappresentazione dei dati combina elementi di design, arte e tecnologia per creare immagini che siano allo stesso tempo esteticamente piacevoli e funzionali. Uno dei suoi progetti più famosi è "Dear Data", una collaborazione con la designer americana Stefanie Posavec in cui hanno raccolto e visualizzato i loro dati personali in forma di disegni a mano. Il progetto è stato esposto in diverse gallerie d'arte e musei in tutto il mondo ed è stato pubblicato in un libro nel 2016.

Lupi ha anche lavorato con diverse aziende e organizzazioni per creare rappresentazioni visive dei loro dati. Alcuni dei suoi clienti includono Google, The New York Times, Harvard University e il World Economic Forum.

Inoltre, Lupi è anche autrice di numerosi articoli e libri sulla visualizzazione dei dati, ed è spesso invitata a parlare in conferenze e workshop in tutto il mondo. La sua influenza nel campo della visualizzazione dei dati è stata enorme, e il suo lavoro continua ad essere apprezzato e studiato da designer e appassionati di dati in tutto il mondo.

 

Dear Data

"Dear Data" è un progetto di visualizzazione dei dati realizzato da Giorgia Lupi e Stefanie Posavec. Il progetto consisteva nel raccogliere e visualizzare i loro dati personali in forma di disegni a mano, che poi scambiavano settimanalmente per posta. I disegni includevano dati sui loro movimenti, le loro emozioni, i loro desideri e le loro interazioni con gli altri, e sono stati creati utilizzando una varietà di tecniche e stili di disegno.

Il progetto è stato lanciato nel 2014 e ha continuato per un anno intero, con Lupi e Posavec che inviavano settimanalmente i loro disegni a mano l'una all'altra per posta. Alla fine del progetto, i loro disegni sono stati esposti in diverse gallerie d'arte e musei in tutto il mondo, tra cui il MoMA di New York, e sono stati pubblicati in un libro nel 2016.

"Dear Data" è stato apprezzato da molti per la sua capacità di rendere i dati personali interessanti e accessibili attraverso un approccio artistico e creativo. Inoltre, il progetto ha anche sottolineato l'importanza della comunicazione e della collaborazione nella visualizzazione dei dati, con Lupi e Posavec che si scambiavano idee e feedback sui loro disegni settimanalmente. Il progetto ha anche dimostrato come la visualizzazione dei dati possa essere un mezzo per raccontare storie personali e connettersi con gli altri in modo significativo.

Moleskine foundation

“I see it as a conversational device, the beginning of a conversation, as I see all forms of data.”

Giorgia Lupi, partner di Pentagram, ha creato un nuovo libro d'arte per la Fondazione Moleskine chiamato "Book of Life". Utilizzando iconici quaderni Moleskine, Lupi racconta la sua storia attraverso dati rappresentati da una serie di punti colorati, uno per ogni giorno della sua vita finora.

La Fondazione Moleskine ha suggerito a Giorgia il tema "What comes first?", che è il tema 2022 per il suo programma educativo. L'iniziativa utilizza i quaderni per aiutare a ispirare il processo creativo nei giovani.

Lupi ha utilizzato la semplice attività di cucitura a mano per creare una complessa e dettagliata descrizione della sua esistenza, segnando tutti gli eventi della vita, a partire dalla sua nascita il 24 luglio 1981, che ricorda o che hanno avuto un impatto su di lei. Il risultato finale è un archivio visivo dei suoi ricordi, una meditazione sui singoli fili che si intrecciano insieme per formare la sua identità, tangibilmente registrata in un "libro della vita" fatto a mano.

 Giovanni Tonetto