Aldo Novarese, nato nel 1920, è stato un artista Italiano: pittore, fotografo, e illustratore, ma il suo interesse riguardava prevalentemente la realizzazione di caratteri tipografici. Aldo Novarese studiò alla Scuola per artieri stampatori, dove imparò le tecniche artistiche e poi alla Scuola Tipografica e di Arti di Torino.
Qui, fu allievo di Alessandro Butti che nel 1938, lo chiamò come suo collaboratore alla Fonderia Caratteri Nebiolo di Torino, la principale in Italia dove creò numerosi caratteri di successo che sono rimasti nella storia.
Negli anni cinquanta progetta il “Garaldus”, per testi editoriali, il “Juliet”, un carattere corsivo di influenza inglese, il “Cigno”, carattere elegante, “l’egizio" poi “l'Eurostile”, considerato ancora moderno e rappresentativo della cultura italiana dell’epoca, il “Microgramma”, progettato insieme a Butti ed è uno dei più famosi e numerosi altri caratteri “fantasie”, quali “Slogan”, “Ritmo” ed “Estro”.
Per la Nebiolo lavorerà fino al 1978, proseguendo poi la sua carriera come disegnatore per i maggiori produttori mondiali di caratteri. Per tutto il Novecento molti disegnatori hanno tentato di individuare una schematizzazione il più possibile efficace per la classificazione dei caratteri tipografici. Nel 1956 Novarese propose una classificazione in cui suddivise i caratteri in dieci distinte famiglie, secondo la caratterizzazione storica, estetica e del disegno (soprattutto del piede del carattere).
I Lapidari, chiamati anche “capitale quadrata” o “maiuscola elegante” si rifanno ai caratteri romani antichi. Hanno grazie triangolari che terminano con una punta di 30 gradi, rispetto alla base che appare completamente piatta e formano un angolo acuto con la linea di base. Nasce per essere usato per le epigrafi e per le iscrizioni sui monumenti. Alcuni esempi sono: "Trajan", "Romanica", "August".
I Medievali, chiamati anche gotici. Erano i caratteri tipici del periodo di Gutenberg, ma oggi di difficile lettura. Hanno estremità allungate caratterizzate da angoli accentuati che imitano le forme delle lettere che venivano eseguite a inchiostro con la penna d’oca. Le grazie sono definite “a punta di lancia rivolta verso il basso”. Alcuni esempi sono: "Ancient", "Old English Text MT".
I Veneziani, detti anche Umanistici, derivano dai caratteri romani antichi e si chiamano così perché nascono a Venezia verso il 1450, dove i primi stampatori disegnavano ed incidevano con il bulino (scalpello con punta in acciaio). Le grazie dei Veneziani sono simili a quelle dei lapidari ma più arrotondate e le differenze di spessore tra aste verticali e orizzontali sono più accentuate. Alcuni esempi sono: Minion pro, Goudy Old Style.
I Transizionali, ovvero tutti quei caratteri nati tra la fine del XVII e il XVIII. Hanno grazie orizzontali e sottili, terminano con un’asta la cui base ha andamento lineare. Sono facili da leggere e non hanno molte variazioni rispetto ai Veneziani. Alcuni esempi sono: Costantia, Times New Roman.
I Bodoniani sono caratteri classici ispirati a Giovanbattista Bodoni e sono caratterizzati da un forte contrasto tra gli spessori delle grazie e delle aste. Le grazie, che si uniscono con l’asta verticale della lettera sono solitamente ridotte a un filo piatto e risultano di difficile lettura nei testi lunghi scritti in corpo piccolo. Ne è esempio il carattere "Bodoni".
Gli Egizi compaiono nel XIX secolo, sono riconoscibili per le grazie ad angolo retto, e sono di due tipi: quelli a grazie raccordate e quelli a grazie non raccordate. E’ un carattere un po’ pesante ma ben leggibile. Alcuni esempi sono: "Century", "Bell MT".
I Lineari sono detti anche bastoni. Sono i caratteri di concezione più moderna, privi di grazie e spessori delle aste uniformi, al giorno d’oggi chiamati comunemente sans serif. Si usano spesso per i titoli di giornale, l’editoria, la segnaletica, i manifesti. Alcuni esempi sono: "Gill Sans MT", "Corbel", "Helvetica".
Gli Scritti sono tutti i tipi di carattere che si avvicinano alla scrittura a mano (per questo sono anche detti calligrafici). Assumono pertanto caratteristiche assai eterogenee in relazione al tipo di strumento di scrittura che si imita. Possono essere suddivisi in calligrafici legati o non legati, come ad esempio il "Learning Curve" o il "Cancellaresca Scrip".
Gli Ornati sono detti anche amanuensi. Sono quei caratteri che hanno decorazioni e ombreggiature molto accentuate, presentano svolazzi, figure umane e floreali e sono poco leggibili, solitamente sono utilizzati come capilettera, alcuni esempi sono: "Harrington", "Victorian".
Nella categoria “Fantasia” rientrano tutti quei caratteri che non rientrano nelle altre classificazioni e che sono stati inventati senza nessuna regola costruttiva. Spesso sono caratterizzati da una grande quantità di dettagli e sono utilizzati soltanto in lettere maiuscole poiché di difficile lettura. Ad esempio "Stancil", "Gillies Gotich".
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Novarese
https://www.docsity.com/it/classificazione-novarese/549953//
https://www.4graph.it/blog/la-classificazione-dei-caratteri/