La grafica pubblicitaria

Cos’è la grafica pubblicitaria?

Spesso si ha un’idea abbastanza vaga di cosa sia la grafica pubblicitaria. Creare loghi, modificare immagini e comporre pagine per una rivista sono solo la punta dell’iceberg. Quando si ha un messaggio o un prodotto da proporre ad un pubblico, in quel momento ci si affida alla grafica pubblicitaria per assicurarsi che raggiunga il suo scopo. Un grafico pubblicitario unisce testi, illustrazioni, simboli e colori per creare contenuti digitali e non che hanno lo scopo di attirare l’attenzione del pubblico. In parole povere crea un ponte tra il cliente e l’utente finale. Avere tanta creatività e riuscire a realizzare contenuti accattivanti è sicuramente importante, ma la componente fondamentale della grafica pubblicitaria spesso agisce molto prima. Sono le doti comunicative, comprendere quali sono le necessità del cliente e quale problema mira a risolvere. Una volta compreso questo ci si può mettere a lavoro per comunicare al meglio il messaggio.

Chi è il grafico pubblicitario?

Il grafico pubblicitario è un professionista il quale si occupa di concepire, sviluppare e realizzare la parte grafica di tutto ciò che può avere una funzione di carattere pubblicitari, come ad esempio loghi, linee di packaging, manifesti e simili. Per fare i suoi lavori si aiuta principalmente con strumenti digitali (principalmente con software specialistici), ma tutto ciò non toglie che il processo creativo possa cominciare da dei bozzetti su carta.

La storia della pubblicità

La pubblicità possiamo trovarla già in epoche abbastanza antiche, è strettamente collegata con il processo delle attività commerciali e con le prime insegne, iscrizioni e simboli merceologici. Per fare un esempio, possiamo usare la città di Pompei (la quale distrutta da un’eruzione vulcanica nel 79 d.c.) dove possiamo ancora oggi trovare ed ammirare, sui muri delle case romane, delle scritte nelle quali vengono esortati gli abitanti a sostenere un candidato alle elezioni, oppure, in una bottega in via dell’Abbondanza, possiamo notare delle insegne che mostrano il processo di produzione della stoffa. La sua vera rivoluzione avviene del 1479, quando grazie al tipografo britannico William Caxton, crea il primo annuncio pubblicitario a mezzo di stampa, che era un opuscolo per promuovere le sue pubblicazioni, e fu così che poco dopo, attorno agli inizi del 500, iniziò a diffondersi l’uso dei volantini in tutte le città europee come ancora si usa fare. Su un periodico nel 1630, posteriore alla scoperta della stampa, comparve il primo annuncio pubblicitario, nel quale potevamo trovare un semplice riquadro pubblicitario nel quale era rappresentato il nome di un prodotto. Un'altra rivoluzione per quanto riguarda la pubblicità è quando un grande programma di successo (Amos ‘n’ Andy) cominciò a mandare in onda delle interruzioni pubblicitarie. Il modello pubblicitario odierno si affermò grazie alla crescita della produzione di merci che avvenne durante la rivoluzione industriale: il risultato di una scienza che utilizza sofisticate tecniche e che usufruisce dell’apporto di professionisti in diversi campi.